Anch’io non riuscivo  a non arrabbiarmi.

Ero in ritardo per andare a scuola, il mio 4enne accovacciato davanti alla porta di ingresso prendeva a una a una le scarpe dallo scaffale lanciandole verso di me urlando con quanto fiato aveva in gola. Avevo in mente una sola domanda: “perché, nonostante la mia calma, le mie intenzioni, e mie azioni che esprimono amore e rispetto, dopo aver seguito tutti i consigli più corretti e aggiornati, mio figlio ancora non mi ascolta? Nonostante la sua età, per cui dovrebbe proprio aver imparato a gestirsi,  scatta per qualsiasi cosa, piange per ore e non si ferma, continua ancora ed ancora, finché poi ad un certo punto esplodo? Dove ho sbagliato?” 

Anche tu, forse come me, ti starai domandando ciò che quasi tutti i genitori si chiedono:

Ma perché?

Perché voler educare con rispetto, conoscere i vari approcci  e aver letto molti libri di genitorialità, non basta per riuscire ad essere un buon genitore, sempre e costantemente, senza ricadute? Come si fa a restare calmi quando un bambino ha un comportamento sempre più oppositivo e sfidante, quando sembra che l’unica cosa che funziona sia sgridarlo? Oppure magari manifesta malessere ed insoddisfazione, nonostante noi ci stiamo facendo in 4 per lui in tutto e per tutto, mettendo da parte ogni esigenza personale?

Sono con te. Nei momenti particolarmente sfidanti quando la rabbia ci travolge, quasi nessun genitore è in grado di applicare i consigli della disciplina dolce o degli stili di genitorialità che magari conosce alla perfezione e in cui crede profondamente. O meglio, possiamo fare la cosa giusta molte e molte volte. Ma quando la situazione non migliora, ed anzi, sembra farsi più sfidante ogni giorno e ci sembra che il nostro bambino non riesca a comportarsi secondo il suo livello di sviluppo, oppure ancora peggio, che non stia proprio bene ed abbiamo l’impressione di aver commesso con lui degli errori ormai irrimediabili… ecco, se sei anche tu in questa situazione, voglio assicurarti che esiste un modo per rialzarsi. Vorrei che tu sapessi che non solo ci sono passata anch’io, ma anche che questa è una situazione molto comune.

Continua a leggere se vuoi scoprire perché succede così,  trovare informazioni giuste che miglioreranno la tua vita in famiglia, ed infine conoscere un’opportunità speciale pensata per te.

Ma intanto voglio indicarti  qualcosa che già da subito ti sarà utile nell’affrontare questa complessa e prepotente emozione. Continua a leggere per conoscere i 3 errori comuni e più sottovalutati da noi genitori, quando si parla di rabbia.

Genitori e rabbia: 3 errori più comuni e sottovalutati

Quando si è in collera, la mente si focalizza, punta unicamente ed insistentemente solo ad un unica cosa: a ciò che ci fa arrabbiare. Capita così che sia difficile fare alcune considerazioni che in realtà sono davvero importanti. In questo modo ogni tentativo di dissipare questa emozione risulta faticosissimo e in fin dei conti, privo di efficacia.

Per quanto riguarda la gestione della rabbia nei momenti difficili della genitorialità, ci sono almeno 3 errori gravemente sottovalutati in cui cadono quasi tutti i genitori.

  1. Recitare pretendendo di non essere arrabbiati. Stringere i denti sperando che passi, per non sgridare il tuo piccolo, non serve, e ti dirò perché. Cercare di zittire la rabbia è molto pericoloso: innanzitutto perché il bambino percepisce la nostra collera ma riceve magari al contempo parole che esprimono serenità, entrando così in uno stato sicuramente di confusione, e magari anche di paura. Un bambino che riceve messaggi contrastanti crescerà con la credenza di non saper interpretare le emozioni degli altri. Inoltre, per il genitore, la collera trattenuta crea malessere dentro e prima o poi esploderà in modo ancor più dirompente sotto altre forme.
  1. Pensare che la causa della rabbia sia una unica. Non considerando che il 90% delle volte ci sono almeno due o molte più cause che riguardano la nostra mente, le condizioni esterne, e molto altro ancora. Per iniziare a vedere questi meccanismi interni alla nostra mente, non è sufficiente ascoltarsi, ma servono tecniche specifiche che possono essere apprese anche in un tempo abbastanza breve.
  1. Focalizzarsi sulla cosa specifica che non tolleriamo. Molto spesso si è convinti che l’unico modo per far passare la collera, sia soddisfare la sua richiesta: eliminare la cosa che non tolleriamo. In realtà, così facendo, cadiamo nell’errore di fare questa domanda alla nostra mente: ancora, e ancora, per tantissime volte, “perchè sei in collera?” In questa maniera non facciamo altro che ripensare il cosiddetto “pensiero scatenante”. Nemmeno a dirlo, più riviviamo questo pensiero, più alimentiamo il fuoco della nostra rabbia, la quale aumenterà in maniera esponenziale. 

Ti racconto la mia esperienza. Nei miei primi anni da mamma, sapevo come fosse giusto rispondere al mio bambino, con rispetto, con le parole, con il corpo, con la voce. Ma nei momenti sfidanti, quando sentivo salire la collera, non riuscivo a restare razionale e non riuscivo a dare la risposta che avrei voluto. Ogni volta il mio stato reattivo prendeva il sopravvento e poi mi sentivo molto in colpa. Ho scoperto come calmare la nostra reattività e gestire i nostri punti sensibili così da poter rispondere ai nostri bambini in un modo saggio ed efficace. Amo insegnare questo ad altri genitori e sentire i racconti dei loro straordinari risultati ❤️


Sono mamma di 3 bambini e facilitatrice Deep Mindfulness, ho esperienza nella pratica contemplativa da più di 10 anni ed ho un regalo speciale per te! Solidi, calmi, e senza paura: un’esperienza intensiva in cui lavoreremo fianco a fianco perché tu possa osservare di avere già in te la capacità di stare a tuo agio nella rabbia, tanto da riuscire finalmente ad osservarla con chiarezza ed iniziare a lavorarci con tranquillità e fiducia.

Potrai approfittare di tutta la mia esperienza come mamma e facilitatrice Deep Mindfulness, ed avere informazioni utili estrapolate da tutto ciò che ho studiato, provato e verificato come efficace nell’ambito della genitorialitá, della comunicazione nonviolenta,  tutto condensato in 5 potenti step che ti salveranno la vita perché mettendoli in pratica sarai finalmente in grado di mantenere la calma e la stabilità anche nelle situazioni più difficili.

Esploreremo insieme la più recente teoria delle emozioni supportata dalle più aggiornate e accreditate ricerche, scopriremo come puoi utilizzare queste informazioni a tuo vantaggio insieme ad un assaggio dei più efficaci strumenti di consapevolezza che attingono da tradizioni millenarie, rendendoti in grado di accedere alla calma concentrata, anche nei momenti più delicati e impegnativi. Cambierai radicalmente l’idea che hai di alcune emozioni negative che provi, arrivando a considerarle non solo degli stati super-gestibili, ma anche vere opportunità per imparare! Infine ne trarrai energia e preziose informazioni per agire al meglio.

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Che valore ha per te acquisire questa capacità?

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L’esperienza Solidi, calmi, e senza paura,  programmata per il 18 settembre a Milano in presenza ed online, è offerta in modalità gratuita basata sul dono. Proprio così, perché vorrei passare queste strategie a più genitori possibile. Perciò, se pensi che questa opportunità sia fatta per te, riserva subito il tuo posto. Ti aspetto, ci vediamo lì! ❤️

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