Da dove vengono le cose che usiamo? Un gioco basato sulla Mindfulness per insegnare la Gratitudine ai bambini.

Da dove vengono le cose che usiamo? Un gioco basato sulla Mindfulness per insegnare la Gratitudine ai bambini.

Insegnare la Gratitudine ai bambini.

Vivere l’Interdipendenza: da dove vengono le cose che usiamo? Perché dipendiamo dagli altri e dall’ambiente?

Thanks a Thousand è un libro che ci ricorda l’incredibile interconnessione del nostro mondo. Ci mostra quanto noi diamo per scontato. L’autore bestseller del New York Times A.J. Jacobs ha deciso di ringraziare ogni singola persona coinvolta nella produzione della tazza di caffè che beve ogni mattina. Il risultato è stato un percorso che lo ha fatto viaggiare attorno al globo, trasformando la sua vita, rivelando sorprendentemente come la Gratitudine può renderci più felici, più generosi, e più connessi. 

Cos’è esattamente la Gratitudine?

Secondo Robert Emmons, massimo esperto su questo tema nel panorama scientifico internazionale, la Gratitudine ha due componenti principali:

  1. L’affermazione che nel mondo vi sia una fondamentale bontà.
  2. Il riconoscimento di questa bontà come una fonte esterna a se stessi.

La Gratitudine è la qualità di essere grati: un sentimento di riconoscenza verso qualcuno o qualcosa di esterno che per noi è prezioso o ha un valore positivo.

Quando proviamo Gratitudine, scopriamo un grande tesoro che si nasconde in una parola troppo spesso dimenticata: abbastanza. Il sentimento che proviamo è quello di pienezza: è proprio grazie ad esso che sentiamo l’esigenza di restituire qualcosa, e ci attiviamo per portare beneficio verso l’ambiente e verso gli altri.

La Gratitudine aiuta a controbilanciare la cultura del consumo, della competizione e della corsa ai risultati. La Gratitudine è, per definizione, profondamente connessa ad un senso di presenza e appagamento.

Come insegnare la Gratitudine ai bambini

La cattiva notizia riguardo la Gratitudine è che non la si può insegnare.  Un adulto che vive con un bambino può solo pensare di aiutarlo a riconoscerne i frutti, per poi magari incoraggiarlo a coltivarla. Occorre quindi fare un nuovo titolo, che ne pensi?

Come i bambini possono insegnarci la Gratitudine

Ci avevi mai pensato? La curiosità del tuo bambino, unita al suo naturale buon cuore, può spingerti ad esplorare con occhi nuovi le condizioni grazie alle quali puoi utilizzare ogni giorno i consueti beni e servizi, facendoti notare il contributo di ogni persona coinvolta.

Lo stesso best seller Thanks a Thousand é stato, per l’autore, frutto di un’intuizione del suo bambino di 10 anni. É successo a tavola, mentre il papà era impegnato nella consueta pratica di Gratitudine. Il bambino hafatto una giusta osservazione: che ringraziare le persone dentro casa non serve a nulla, se intanto non possono venirne a conoscenza. Ha aggiunto poi che sarebbe stato meglio farlo di persona. Ed il padre gli ha dato ragione, ammettendo poi che non era un’idea tanto insensata.

Genitori, bambini, Gratitudine: partner perfetti

Sperimenta con il tuo bambino esplorando insieme a lui i rapporti di interdipendenza fra le cose e coltivando insieme la Gratitudine.

La sua curiosità, voglia di esplorare e gentilezza si uniranno alla tua esperienza ed i tuoi strumenti, permettendovi di vivere esperienze nuove, ricche, divertenti ed inoltre formative per entrambi.

Non sai da dove cominciare? Prova a giocare a Prendiamoci un Caffè: segui i semplici passi descritti al link qui di seguito, e poi dai libero sfogo alla fantasia. Leggi ‘articolo Prendiamoci un Caffè

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