Illustrazione: La Natura a Casa Nostra: giochiamo e lavoriamo con materiali naturali
La Natura a Casa Nostra
Giochiamo e lavoriamo con materiali naturali.
“La mano è quell’organo fine e complicato nella sua struttura, che permette all’intelligenza non solo di manifestarsi, ma di entrare in rapporti speciali con l’ambiente: l’uomo, si può dire, “prende possesso dell’ambiente con la sua mano” e lo trasforma sulla guida dell’intelligenza, compiendo così la sua missione nel gran quadro dell’universo.”
Maria Montessori.
Oltre le uscite all’aperto si possono anche portare a casa materiali naturali da utilizzare in vari modi. È una maniera per avvicinare i bambini al mondo naturale stimolando il gioco e la creatività, lo sviluppo dell’intelligenza e dell’autonomia, creando un legame e quindi un interesse verso il mondo naturale.
Per questo ho scelto, con questo articolo, di accompagnarvi in un percorso di scoperta della natura e del come farla entrare a casa vostra. Giochiamo e lavoriamo con materiali naturali. Ed in questo ho voluto farmi aiutare dalla Mamma Peer Claudia Casati, tessitrice di racconti, esploratrice di materiali naturali e presenza creatrice vicina ai bambini e alle loro famiglie.
Diplomata all’Accademia di Brera, specializzata nelle terapie espressive con medium artistici, dal 2012 lavora con bambini, adolescenti e famiglie. Dal 2017 lavora in particolar modo accanto alle famiglie dei più piccoli con incontri nell’ambito perinatale e nel gioco della prima infanzia. Insieme a lei organizziamo anche eventi di gioco e Mindfulness con i bambini. Se vuoi maggiori informazioni puoi visitare la pagina Facebook La Bottega Allegra.
Ma ecco, prepariamoci ad assaporare la ricchezza di questi consigli, che vi suggerisco di leggere con un’attitudine ricettiva e aperta, come se stesse scorrendo la mano lungo un pezzo di stoffa per coglierne i rilievi.
Raccolta
Il materiale naturale può bussare alla porta di casa attraverso le nostre mani o quelle dei nostri bambini. Con loro possiamo scoprire un mondo fatto di piccoli e grandi oggetti da esplorare. Borsa, cestino, piccoli contenitori, alla mano usciamo insieme al nostro bambino di casa e andiamo per giardini, parchi, boschi, spiagge… i luoghi vicini che ci circondano e osserviamo con occhi nuovi. Stabiliamo con lui cosa si può raccogliere e cosa va lasciato dove lo troviamo, ad esempio le foglie e i fiori solo se cadute a terra, gli animali non si “catturano” ( per i più grandi l’osservazione da vicino di piccoli animali è sempre entusiasmante, a volte c’è anche il desiderio di accudirle e portarle con sé ), bacche, erbe, frutti si raccolgono, ma non si assaggiano…Lasciatevi guidare da lui, nella raccolta. Un sasso, un ramo, bacche e petali colorati. Potete insieme ai più grandi stabilire anche un tipo di raccolta, oggi solo sassi, solo rami, e così via.
La seconda via che si può percorrere è quella di raccogliere e preparare il materiale da proporre solo da parte dell’adulto, andando ad indirizzare così l’attività. Ad esempio le pannocchie secche sono un ottimo esercizio per le manine più piccini, sgranare, raccogliere i semi, dividere per colori. Così come una busta di cereali e legumi può dare il via a grandi creazioni. Ma ancor più semplicemente, fondi di caffè, bucce e scarti di frutta, verdura, piante (attenzione a queste ultime che non siano però velenose o urticanti ) possono essere usate per odorare, colorare un foglio
Osservazione e Classificazione
Ora che il nostro materiale è arrivato a casa, prendiamoci un primo spazio in cui disporre il materiale raccolto. Andrà benissimo un tavolo vuoto così come, per i più piccoli, una parte del pavimento, in tal caso, se possibile, stendiamo un telo o un cartoncino neutro di dimensioni adeguate a terra, per delimitare lo spazio. Insieme ora osserviamo la raccolta di materiali naturali. Ordiniamoli, classifichiamoli sia con metodi “tradizionali” (dimensione, colore, perché no.. odore), ma anche più fantasiosi (tutte le cose che cadono, quelle che crescono da terra… ). Se non possiamo poi utilizzarli subito, un contenitore a scomparti potrebbe aiutare nello scopo.
Via al Gioco
Li abbiamo raccolti, trovati, proposti, osservati.. ora via al gioco.
Possiamo creare composizioni, disegni, costruzioni, mandala con il materiale trovato. Possiamo proporre ai più piccoli un setting già predisposto dove giocare con degli animali (anche li, non solo il classico animale in legno/plastica, ma magari dei sassi con su disegnati gli animali, preparati precedentemente insieme ).Alcune suggestioni:
Con la sabbia si può disegnare, costruire (se umida), travasare, creare un percorso per animali e pallini. La sabbia passa dalle mani, dai colini, passa da un contenitore all’altro e scappa via. Si usa con le mani, ma un piede dentro.. è sempre interessante.
Gli alberi regalano oggetti preziosi. Foglie colorate e di diverse forme, sono perfetti letti e copertine per animali e piccole bambole. Offrono bacche e frutti colorati (attenzione però alle dimensioni e se velenosi), legni, rami e ramoscelli per costruire grandi capanne o piccole torri. Pigne da aprire e contare, frutti da far rotolare e infilare.
In questa stagione le zucche colorate fanno da padrone, ora fresche e di diverse forme, una volta seccate sono meravigliosi strumenti sonori.
Legni grandi, piccoli, tondi o lunghi, possono essere parti per creare, con un adulto che accompagna, con viti e un pò di forza (o al più della colla vinilica) presto fatto viene fuori un trattore, con dello spago un arco, tre bastoncini e del filo sono un’altalena per le bambole.
Frutta, fiori, verdura e alimenti che contengono acqua sono preziosissimi colori. Magici colori per scoprire la scienza, come il cavolo che trasforma colori e tonalità aggiungendo sostanze acide o basiche (aceto/bicarbonato ad esempio), ma anche per dipingere le uova o creare misture per dipingere il legno (con la pittura al latte). Insieme ai bambini, anche più piccoli, si può grattugiare, pestare e triturare per estrarre il colore, un grande foglio e già gli acquerelli sono pronti.
Ma a volte la dispensa può arrivare in aiuto, la farina gialla è un ottimo e pratico sostituto della sabbia, comodo per i travasi, ma anche per scrivere, per creare la base di una fattoria o di un campo. I cereali, riso, legumi oltre che essere travasati dai più piccoli, sono divertenti costruzioni di ambienti per passaggi e setting fantastici.
Con cereali e legumi, ma anche legni, fiori e foglie, predisporre un vassoio con materiali diversi e della pasta da modellare, i più piccini potranno incollare e attaccarla, da più grandi si scopre anche come costruire, decorare e lasciare il segno e la texture degli oggetti raccolti. Con l’argilla il manufatto potrà anche essere conservato.
Mud Kitchen
Quello che amo più di tutti però è “proporre” una mud kitchen rivisitata, ogni bambino e adulto li si può sbizzarrire. La ricetta in esterno prevede fango e quello si trova in giro, poi che la magia abbia inizio. Pozioni, torte, zuppe.. realizzate in una ciotola o direttamente in una pozza a terra, sono il luogo perfetto per creare ricette speciali. Ma in casa, come realizzarla? Una pasta di sale ammorbidita, con anche un pò di cacao o caffè potrebbe diventare una base perfetta, poi quello che si è raccolto o anche solo avanzato dalle esplorazioni precedenti può essere l’ingrediente giusto. Viene fuori un pastrocchio probabilmente ai nostri occhi poco invitante e gustoso, ma in quella zuppa, trovate l’immaginazione, la ricerca, la creazione, l’equilibrio di ingredienti speciali, trovate il caos, il disordine, il tavolo sporco e le mani impiastricciate. Trovate però dei bambini che affrontano la sensazione di qualcosa di dubbio, insicuro (com’è la sensazione di una mano che entra in una sostanza appiccicosa/fredda/vischiosa?), che accettano una perdita di controllo sul risultato, fermando la loro attenzione su quello creato nel qui ed ora; nel mentre travasano, prendono le misure, gli ingredienti per rendere più o meno denso il loro lavoro. Sviluppano la motricità, la mente matematica, ma anche la parte più legata all’ immaginazione e alla creatività.
Per tutte le esperienze, c’è un fil rouge che le accomuna. Come l’adulto si pone.
Ascolto, attenzione e non giudizio sono i primi passi per accompagnare un bambino nelle esperienze della vita. Possiamo aggiungere in queste esplorazioni delle domande che aiutino a renderci più consapevoli; una consapevolezza per tutta la famiglia, il bambino viene accompagnato nelle sensazioni, nell’immaginare; l’adulto trova nelle sue riposte un nuovo sguardo per conoscere il proprio figlio o figlia.
Cosa possiamo dire?
Parliamo di dimensioni, colori, aiutiamo a categorizzare: mi aiuti a mettere tutte le foglie rosse a sinistra e quelle gialle a destra? Che ne dici se mettiamo sopra i bastoni più grandi e sotto quelli più piccoli?
Iniziamo racconti e facciamoli proseguire. Inventiamo noi per primi storie su un sacco che incontra un legno scivolando su una buccia di banana.
Chiediamo, a quali sensazioni corporee rimanda l’oggetto? (asciutto/bagnato/umido/secco, viscido/denso/compatto…) esploriamo insieme anche Le sfumature della lingua italiana, arricchiamo il suo vocabolario interiore.
Cosa succede se metto il sasso sopra il fiore? Immaginiamo e proviamo insieme piccoli e grandi esperimenti scientifici.
Insomma, sono tante le domande che si possono e ci possiamo fare, ma a volte basta solo dire:
“Mi sono divertito con te oggi a -raccogliere le foglie/disegnare sulla sabbia – sarebbe bello rifarlo presto.”
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Questo articolo fa parte del percorso Mindfully Green Family, un percorso in 10 passi con cadenza mensile, pensato per portare alle famiglie alcune riflessioni e strumenti per coltivare in modo leggero e semplice una maggiore consapevolezza e cura verso l’ambiente.